Quarzo 0,1/0,5

Descrizione

Precauzioni: Prima dell’applicazione, si consiglia di eseguire prove al fine di essere convinti totalmente di aver compreso le sue caratteristiche e il suo uso.

Filler 0 quarzo ventilato di colore bianco simile a farina: carica per addensare ed ottenere un fluido cremoso utile per la sigillatura di crepe e lesioni nelle pavimentazioni in cemento. Aumentandone il quantitativo si ottiene un’ impasto simile ad uno stucco da lavorare a spatola.
Filler 1 miscela di quarzi con granulometria max 2,25: carica addensante per la realizzazione di pavimentazioni monolitiche autolivellanti colorate realizzate con T OP EPO LACCATURA ( anche in versione P LUS ).
Filler 2 quarzo sferico grigio granulometria max 0,25: carica addensante per la realizzazione di pavimentazioni effetto multistrato antisdrucciolo.
Filler 3 quarzo sferico grigio granulometria max 0,5: carica addensante per la resina TOP EPO PRIMER, sia per la realizzazione dei fondi ancoranti in rasatura delle pavimentazioni, sia come addensante per raccordare pavimentazioni con quote diverse, sia per il ripristino di buchi e rotture a spessore.
Filler 4 quarzo sferico grigio granulometria max 1,2: carica addensante da utilizzare tal quale o in combinazione con le altre granulometrie per ottenere delle malte umide da applicare a ” massetto” con spessore continuo di circa 8 mm. in su.
Durante determinate applicazioni come ad esempio lo spolvero dell’inerte, proteggere le vie respiratorie dal pulviscolo con maschera respiratoria.

aspetto
Filler 0: farina bianca
Filler 1: farina bianca
Filler 2: granello fine avorio tipo sabbia caraibica
Filler 3 e 4: granello grigio chiaro

caratteristiche fisiche
struttura del cristallo: trigonale
forma del granello: spigoli arrotondati
durezza ( secondo scala Mosh): 7
densità reale: 2,65 kg/lt
densità apparente: 1,5 kg/lt
umidità: 0,1%

Confezioni
Filler 0 sacchi carta da 25 kg
Filler 1 sacchi carta da 30 kg
Filler 2-3-4 sacchi plastica da 25 kg

La resina TOP EPO non aderisce a plastica, cellophane e su tutti i supporti non assorbenti preventivamente trattati con prodotti distaccanti. Il supporto deve essere pulito ed asciutto. Dopo aver accuratamente pesato i due componenti nel rapporto resina-componente A=100 + indurente-componente B=60, mescolare manualmente accuratamente, evitando il più possibile di inglobare aria e curando soprattutto di muovere il materiale sia dal fondo che dalle pareti del barattolo. Eventualmente, per maggior sicurezza, dopo aver miscelato i due componenti travasare in un altro contenitore e completare la miscelazione.
Il prodotto andrà colato nel contenitore o nel cassero predisposto ed eventualmente accompagnato con una spatola o con un pennello. Oggetti con peso specifico inferiore a 1kg/lt. tenderanno a galleggiare, mentre oggetti con peso specifico superiore tenderanno ad andare a fondo. Oggetti porosi ed assorbenti (non impermeabili) tenderanno a cambiare colore, presentando un “effetto bagnato” e a rilasciare aria, formando microbolle e schiuma in superficie. Per eliminare le bolle e la schiuma, nebulizzare o schizzare alcool, possibilmente incolore, dopo circa 15/30 minuti. e/o passare sulla superficie con un phon ad alta temperatura o un cannello a fiamma.
E’ possibile ripetere l’operazione sino a quando la resina non inizierà il processo d’indurimento (gelificazione).
Per ottenere anche piacevoli effetti tridimensionali, ripetere le operazioni di colata anche varie volte. La resina è pigmentabile con ossidi in polvere, in pasta, con paste coloranti universali e aniline (testarne sempre la compatibilità prima dell’uso). E’ possibile aggiungere polveri di metallo, alluminio, bronzo e glitters.
Nb: In coincidenza con gli ultimi minuti di vita il prodotto, a causa della sua reattività ed in relazione alla quantità di prodotto rimasto nella latta, tenderà a sviluppare una notevole temperatura (reazione esotermica 180°C).
Non allarmarsi. Evitare di utilizzare il prodotto, prendere il contenitore con cautela e le dovute precauzioni e depositarlo in un luogo riparato aerato sino al raffreddamento della confezione.
Una volta induriti, gli oggetto realizzati con TOP EPO potranno essere carteggiati o lavorati con attrezzi meccanici, tornio, frese, flessibile, trapano; le superfici vetrificate si presenteranno lucide, ma tale brillantezza tenderà ad opacizzarsi se sottoposta ad abrasione.
Si restituisce la brillantezza con prodotti lucidanti da carrozzeria per l’auto, o con cere anche del tipo metallizzato.
Le condizioni ambientali possono influire in modo fondamentale per una buona e corretta applicazione del prodotto.
La pulizia degli attrezzi può essere fatta con solvente (acetone).

I formulati a base di resina TOP EPO sono certificati in Classe 1 alle prove orientative di reazione al fuoco (Test Report n° 0494/DC/REA/14_1 del 03.07.2014) effettuate dall’Istituto CSI spa - Gruppo IMQ.)

Informazioni aggiuntive

immagazzinare in luogo asciutto e riparato. Teme l’umidità.